✒︎ Ivana scrive
Consideravo l’attesa dannosa, per diverse ragioni: perché mi è stato insegnato che stare fermi, senza fare nulla, è sbagliato, cosa di cui vergognarsi; l’attesa è tempo morto poiché non si produce; l’attesa è segno di debolezza perché aspetti che siano gli altri ad agire; l’attesa dimostra mancanza di idee.
Con il tempo ho invece compreso che l’attesa è un grande lusso di cui tutti possiamo godere. Permette alle cose di fluire e a noi di cogliere quelle che più ci sono utili per raggiungere i nostri obiettivi, o per rivederli. Insomma, l’attesa, da non confondere con il rimandare le cose da fare, non è un tempo sprecato, anzi, credo sia il tempo in assoluto più produttivo.
Il rumore dell’attesa in questo momento è assordante ma non lo respingo, tutt’altro… lo accolgo perché so che mi porterà ciò di cui ho bisogno.
Il coaching ci può aiutare a capire e a valorizzare l’attesa, a trovare, in questo spazio apparentemente “morto”, le nostre risorse, le idee, gli stimoli. Non ultimo, ci aiuta ad agire.
24 dicembre 2020